Grazie a don Orfeo il libro: “Lungo il Savena… di chiesa in chiesa”

A Facchini 03 Ravaglia

Nella foto Don Orfeo Facchini e Daniele Ravaglia col libro

Pianoro (Bologna)

Se don Orfeo Facchini fosse nato nella bassa, ad Altedo per esempio, non avrebbe mai dato alla luce il suo ultimo ponderoso volume a titolo “Lungo il Savena … di chiesa in chiesa”. Un libro di 648 pagine dove il testo contende lo spazio alle tante foto a colori e a quelle d’epoca. Opera edita dal Gruppo di studi storici Savena Setta e Sambro che da 26 anni pubblica libri sulla storia del territorio e, soprattutto, la rivista semestrale “Savena Setta Sambro”. Se poi non trovate il volume in libreria rivolgetevi all’autore: 051.744026; orfeof47@gmail.com.

Volume che è già stato presentato a Bologna, nel convento di San Domenico, con l’arcivescovo Matteo Maria Zuppi, lo storico Mario Fanti, Daniele Ravaglia presidente del Gruppo di studi. Con l’autore a dire: «che sono confuso è dir poco dopo aver sentito le parole del nostro arcivescovo e di Fanti, che di storia lui se ne intende». Infine l’intervento di Maurizio Marchesini presidente di Marchesini Group, azienda che da sempre sostiene l’opera di ricerca storica del sacerdote, e di dirigenti di altre aziende sponsor dell’opera, come Emil Banca e Segafredo Zanetti. Del libro, frutto di sette anni di ricerche, come in quasi tutti quelli dati alle stampe da don Orfeo, ne è coautrice Imelde Bentivogli che però in questa occasione non ha voluto figurare.

Quelle 648 pagine non sono però un mero elenco delle chiese minori dell’alta Valle del Savena e del loro patrimonio artistico ma ne narra la storia. La storia di piccoli borghi, dove la gente si stringe ancora attorno alla propria chiesa, facendola rivivere nella festa del patrono: Anconella, Bibulano, Castel dell’Alpi, Cedrecchia, Fradusto, Lognola, Madonna dei Fornelli, Roncastaldo, Sant’Andrea, Scascoli, Stiolo, Trasasso, Valgattara, Vergiano, Villa di Cedrecchia e Zaccanesca.

Non è un caso che don Orfeo se ne sia interessato perché qui ha le sue radici essendo nato a Monzuno il 24 marzo del 1947. Dopo gli studi in Seminario fu ordinato presbitero, a Bologna il 7 settembre 1974, dal cardinale arcivescovo Antonio Poma. Fu poi cappellano a Santa Lucia di Casalecchio, poi in San Domenico Savio e in Santa Caterina di via Saragozza. Dal 1977 al 1987 ha insegnato religione nelle scuole medie “Guinizelli” di Bologna. Insediato parroco nel 1987 in Sant’Andrea di Sesto, a Rastignano, e rettore al santuario di Santa Maria di Zena; dal 2011 è anche arciprete in San Bartolomeo di Musiano. Con Gaetano Marchetti ha pubblicato “Monte delle Formiche” (1990) poi, con Imelde Bentivogli, “Andar per chiese e castelli” (1993), “Andar per santuari” (1995) e infine, dopo 22 anni, questo “Lungo il Savena… di chiesa in chiesa” monumento alla storia locale dell’alta Val di Savena.

Giancarlo Fabbri

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Giornalista freelance
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