Lungosavena, distrutto a Villanova anche il quarto cartello

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Il cartello prima e dopo il vandalismo

Castenaso (Bologna)

La scorsa settimana, all’interno di un giardino condominiale, è stato gettato a terra il quarto cartello che sollecitava la realizzazione della Lungosavena completa del terzo lotto e del due bis. E non si capisce quale sia quella mente contraria al completamento di un progetto stradale atteso da decenni per allontanare il traffico dal centro abitato di Villanova. Probabilmente è la stessa mente, contorta, che aveva distrutto gli altri tre cartelli che ebbero vita più breve. Cartelli posti in bella vista, in via Villanova accanto alla rotatoria, a cura del comitato cittadino “Per Villanova” presieduto da Dario Chiletti.

Nel dicembre 2006 fu montato un cartello, con una cometa e la scritta “Dov’è la Lungosavena lotto 2 bis?”, gettato a terra quasi subito come quello dell’aprile 2007 con identica scritta ma ornato da un grande uovo pasquale. Cartello, sostituito nel giugno dello stesso anno da quello dei fantasmini, magistralmente realizzato da un esponente del comitato, inaugurato da numerosi residenti della frazione castenasese, con la scritta “Qui passa il terzo lotto della Lungosavena. Ma noi non ci stiamo”. Tanto bello che scomparve nell’ottobre del 2008. Con questo sostituito in novembre da uno con la scritta “Lungosavena e due bis eterne promesse elettorali”, che rispetto ai precedenti ha avuto una vita lunga; oltre otto anni a ricordare che il progetto della Lungosavena era, ed è ancora, ben lungi dall’essere completato.

Anche se lo scorso 11 luglio 2016 “il Resto del Carlino” titolava un pezzo “Finalmente inauguriamo la Lungosavena”; titolo eccessivo, e sbagliato, smorzato dal sottotitolo “Terminato il tratto di Granarolo” per far capire che si trattava solo di un settore di tale arteria. Poi il successivo 13 luglio la cronaca dell’inaugurazione a titolo, ancora, “La Lungosavena ora è completa”. Purtroppo nulla di vero tranne che per completare la Lungosavena è da finanziare, progettare, realizzare e poi aprire al traffico il terzo lotto (circa 2.500 metri in territorio di Bologna, dalla rotatoria Giovanni II Bentivoglio a quella di via dell’Industria, che dovrà superare sotto (41 milioni di euro) o sopra (26 milioni), è ancora da decidere, via Mattei accanto al “Carlino” e la ferrovia Fer Bologna-Portomaggiore). E del lotto due bis, una bretella dalla San Vitale (via Tosarelli tra Villanova e la Stellina), fino alla rotatoria di via dell’Industria, non se ne parla più dal 2014.

E dire che la realizzazione della Lungosavena fu decisa a metà degli anni ’90 confermata dalla firma dell’intesa istituzionale di programma siglata nel 1997 e ritenuta “di valenza regionale”. Ora i fondi per il completamento sarebbero disponibili con l’approvazione del Passante di Mezzo – allargamento in sede di Tangenziale e Autostrada A14 – ma visti i tempi e le polemiche il condizionale è sempre più d’obbligo.

Che il nostro vandalo dei cartelli sia favorevole al “Passante Nord?”.

Giancarlo Fabbri

Informazioni su savenaidice

Giornalista freelance
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