Finalmente sarà intitolata piazza Osca Maserati

Piazza Osca Maserati l'8 settembre 2007 con alcuni rombanti bolidi rossi

Piazza Osca Maserati l’8 settembre 2007 con alcuni rombanti bolidi rossi

San Lazzaro (Bologna)

Sotto il portico del palazzone di via Emilia 241/249, a San Lazzaro, l’8 settembre 2007 fu posta questa targa con la scritta: “In quest’area sorse e prosperò l’Officina Specializzata Costruzione Automobili Osca dei fratelli Maserati. Il Comune di San Lazzaro e la Scuderia Bologna – Motorismo Storico (posero, ndr) a ricordo di un glorioso e prestigioso marchio”. Una posa a lungo rinviata, visto che sulla targa c’è la scritta “Febbraio 2006” con il sindaco Marco Macciantelli, Francesco Amante della Scuderia Bologna, l’assessore provinciale Graziano Prantoni, e appassionati di auto storiche come il campione sanlazzarese Giuliano Canè (vincitore di dieci Mille Miglia per auto d’epoca). E infine, in piazza, alcune Osca stupende, sinuose, rosso fuoco, alcune veterane che, senza pudore, facevano vedere tutto di sé.
Ebbene alle 18 di giovedì 4 giugno il sindaco di San Lazzaro Isabella Conti, l’ingegner Alfieri Maserati erede di una famiglia che ha fatto la storia del motorismo sportivo italiano, Giovanni Bettazzi memoria storica della città, e l’architetto Francisco Giordano, parteciperanno all’intitolazione del piazzale antistante all’edificio come “Largo Osca Fratelli Maserati” a ricordo dello storico stabilimento, che qui ebbe sede, e dei fratelli Alfieri, Bindo, Mario, Ernesto ed Ettore fondatori della Maserati che nel 1937 cedettero alla famiglia Orsi di Modena.
Intenzionati a produrre ancora vetture sportive, ma non potendo più utilizzare il nome Maserati e il logo del Tridente, nel 1947 fondarono al Bitone di Bologna l’Osca azienda – trasferitasi poi a San Lazzaro nel 1954 – che produsse solo auto da corsa e sportive, ora contese dai collezionisti a milioni di euro, come quelle che vinsero la 500 Miglia di Indianapolis (unica italiana) e la 12 Ore di Sebring.
La nuova sarà una vera targa toponomastica che consentirà di non avere incertezze sul nome della piazza che di solito veniva chiamata “piazza 247” mentre nelle mie cronache, proprio per ricordare lo storico stabilimento, l’ho sempre chiamata “piazza Osca” o “piazza del Tridente”. Ne chiesi più volte l’intitolazione all’Osca, al sindaco Marco Macciantelli, ma mi si disse sempre che non era possibile perché la piazza è una proprietà privata e non comunale. Ora finalmente, grazie soprattutto a Giovanni Bettazzi e a Francisco Giordano, del “Comitato scientifico per lo studio e la ricerca sul territorio”, arriva l’intitolazione tanto auspicata.

Giancarlo Fabbri

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Giornalista freelance
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