Passante Nord con presa per i fondelli

Passante 01A Mappa

Area metropolitana bolognese

Non ce ne voglia il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Maurizio Lupi, che alla fine del mese scorso ha firmato il protocollo d’intesa tra la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Bologna (in abolizione), il Comune di Bologna e la società Autostrade per l’Italia al fine della realizzazione del Passante Nord. Nessun ministro avrebbe rifiutato di firmare un’intesa su un progetto già approvato da Regione, Provincia e comune capoluogo di provincia e regione (senza però il consenso di tutti i comuni interessati al progetto) per il quale lo Stato non dovrà spendere un euro. Sarà infatti Autostrade per l’Italia (appartenente alla multinazionale Atlantia Spa con principali azionisti i Benetton) che metterà nel piatto i 1.300 milioni di euro che sono necessari alla sua realizzazione per uno sviluppo, definitivo, di 39 chilometri.
Non ce ne voglia il ministro se, a mio parere, ha fatto un po’ la figura del Duce, Benito Mussolini, quando gli facevano passare in rassegna stormi di aerei e reggimenti corazzati di cartone; o come all’allora ministro all’Agricoltura Amintore Fanfani condotto a vedere stalle modello dove le vacche erano sempre le stesse ma poi se ne accorse. Indubbiamente Alfredo Peri (Regione), Giacomo Venturi (Provincia) e Virginio Merola, il (non ancora) sindaco metropolitano di Bologna, avranno fatto le lodi al progetto illustrandone i (probabili) pregi senza citare i (sicuri) riflessi negativi. Dimenticandosi, forse, di bussare a denari dal Ministero per reperire i fondi necessari alla realizzazione delle tante opere stradali decise decine di anni fa e mai realizzate o completate. Nodo di Rastignano, Complanare Nord, Lungosavena, Trasversale di Pianura, eccetera, per citarne alcune.
Ma si ha anche la sgradevole sensazione che si voglia prendere tutti per i fondelli. Tre giorni fa le agenzie battono la notizia, ripresa dai quotidiani, che col decreto Sblocca Italia il Governo ha stanziato un miliardo e trecento milioni per la realizzazione della bretella. Mentre sono anni che Autostrade cerca di investire nel progetto la stessa cifra non per opera di beneficenza ma per incassare fior di pedaggi. Col sindaco di Calderara Irene Priolo, che evidentemente ha gli attributi, ha espresso pubblicamente la sua contrarietà a decisioni prese senza il consenso degli amministratori dei territori interessati. Riferendo poi che tale cifra non sarà sufficiente a realizzare anche gli espropri e le opere compensative. Con l’inascoltato comitato contro il Passante che chiede: Che accordo è stato raggiunto? Su quale tracciato? Con quante corsie per senso di marcia? Con che differenze rispetto alle proposte fatte da un decennio fa a oggi? Gli risponderà il ministro Lupi?

Giancarlo Fabbri

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Giornalista freelance
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