“H2A, amianto nell’acqua”, di Bugani e Marzeddu

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Bologna 

Giovedì 5 giugno, alle 18.30, la sala “Marco Biagi” al Baraccano sede del Quartiere Santo Stefano, in Santo Stefano 119 a Bologna, verrà proiettato il docufilm “H2A. L’amianto nell’acquedotto di Bologna”, un corto di 30 minuti diretto da Giuliano Bugani e Daniele Marzeddu, con riprese di Salvo Lucchese. L’iniziativa è organizzata dal Quartiere dando l’avvio a un dibattito sugli acquedotti pubblici in amianto con la partecipazione, oltre degli autori, del presidente del Quartiere Ilaria Giorgetti, di Roberto Barilli direttore generale di Hera, del dottor Vito Totire presidente nazionale di Aea (Associazione Esposti Amianto, del dottor Morando Soffritti direttore scientifico del centro di ricerche sul cancro “Cesare Maltoni” di Bentivoglio dell’Istituto Ramazzini, e di Andrea Caselli responsabile dell’area sicurezza e salute della Cgil.
«Quasi tutti gli acquedotti pubblici in Italia sono in cemento-amianto – spiegano gli autori – e Bologna possiede circa 1.600 chilometri di tubature di questo materiale. Nessuno lo sa, nessuno lo deve sapere e nessuno dovrebbe saperlo. Ma la notizia esce e il docufilm vuole dire cosa sanno i cittadini bolognesi, e cosa non sanno. Cosa dicono o non dicono gli amministratori pubblici. Le domande sono tante: la fibra di amianto se ingerita è cancerogena? O solo se respirata provoca il tumore? Sono informati i cittadini di cosa bevono? In questo piccolo, grande, documentario le dichiarazioni di oncologi e scienziati e spicca – precisano concludendo – l’imbarazzato silenzio delle istituzioni».
Il documentario filmato è stato realizzato da Indyground Film grazie all’associazione Orfeonica e a cittadini e associazioni attraverso il sito pubblicobene.it e verrà distribuito in licenza creative commons. Per informazioni: 348-8428834; 338-9306519; http://www.pubblicobene.it.
Giuliano Bugani, comunista un po’ anarchico, già operaio tornitore e delegato Fiom, poeta, scrittore, documentarista e giornalista ozzanese è autore di documentari di denuncia su temi ambientali o di analisi politica e sindacale. Tra questi, con Salvo Lucchese “La mia Bandiera. La Resistenza al femminile”, acquistato nel 2011 da RaiNews24, con Daniele Marzeddu “Fiom. Viaggio nei metalmeccanici”, con Emilio Guizzetti “I ragazzi del Salvemini”, poi “Il falso piano” e “Ombre di cemento”, sulla cementificazione del territorio, “Anno 2018: verrà la morte”. Tanti, e premiati, i romanzi e le raccolte di racconti e poesie.

Giancarlo Fabbri

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Giornalista freelance
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