La “pulzella rossa” verso il Parlamento

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San Lazzaro

Sognare non è peccato, non costa nulla ed è anche quindi probabile che la ragazza “terribile” che fece sobbalzare dalla sedia il segretario del partito, e il capo del governo al congresso nazionale dei Ds, a Torino nel 2000, possa anche trovare in Parlamento uno scanno tutto per lei. Parliamo di Elisa Sangiorgi candidata alla Camera per Sel, con il secondo posto in lista, dopo essere passata sotto le forche caudine delle primarie di partito.
Ragazza di 24 anni che quell’anno (eletta nel 1999) era seduta sui più modesti banchi del consiglio comunale, a San Lazzaro, e di certo tutt’altra cosa del podio, l’altare del Lingotto, da dove, con il suo discorso schietto e fuori dal coro, ha fatto il suo discorso. Un j’accuse che definiva il partito «senz’anima, senza identità, non mi piace il governo poco di sinistra e a Bologna si è riusciti a far vincere la destra». Ovvio l’imbarazzo dei vertici dei Ds che non si aspettavano che la ragazza dicesse quello che pensava, e in tal modo, del partito e dei suoi dirigenti, in un congresso nazionale. E di lei, diventata la star del momento, scrissero molti quotidiani nazionali. Ovviamente l’intervistammo anche noi e ne ricordiamo alcuni stralci:
Quel discorso ha spiazzato tutti.
«Sinceramente non mi aspettavo tanto clamore, infatti era previsto che parlassi il mattino quando la sala è semivuota. Per ironia della sorte mi hanno fatta parlare tra due big come Sergio Cofferati e Achille Occhetto».
Era un discorso preparato poco prima e dettato dall’emozione?
«Non si improvvisa un intervento in congresso nazionale. Quello che è stato definito un atto di accusa al partito e al governo è stato lungamente meditato e ritengo fosse necessario dire le cose come stanno».
Per una che a 24 anni, in un congresso nazionale, accusa d’Alema di guidare un governo poco di sinistra, e che invita Veltroni a darsi una mossa per svecchiare il partito, potrebbe aprirsi la carriera politica.
«Non sono interessata far carriera, altrimenti non avrei fatto un discorso del genere. Si vede benissimo che la sinistra giovanile, e anche il partito, ha perso molto proprio per il desiderio di molti di fare carriera. Voglio invece laurearmi e dedicarmi al lavoro nell’ambito della chimica dell’ambiente. Un bene prezioso che viene sempre più avvelenato dalla speculazione e dall’avidità dietro l’alibi di un ipotetico ‘progresso’». Per questa ragazza senza peli sulla lingua, che accusa il partito di aver perso il contatto con la gente, sarà forse difficile tornare nell’ombra. In ogni caso le resterà il bel ricordo di averle cantate chiare agli alti papaveri.
Tornando a noi Elisa nel 2004 rieletta nel consiglio comunale sanlazzarese, apprezzata da tutti, ne diventa il presidente; seconda carica istituzionale dopo quella del sindaco. Poi, nel 2007, la Sangiorgi esce dal Pd per aderire a Sinistra Democratica. Oggi Elisa è farmacista ospedaliera candidata alla Camera nelle prossime elezioni politiche e, forse, farà anche… carriera.

Giancarlo Fabbri

Informazioni su savenaidice

Giornalista freelance
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