Disboscamenti ferroviari, uno schifo mai visto prima

A Ramaglie 01 Ferrovia

Rastignano (Bologna)

Se gli amici e i lettori mi danno del vecchio pignolo brontolone hanno senz’altro ragione ma un lavoro fatto così male, un vero schifo, non l’avevo mai visto in vita mia. Mi riferisco ai disboscamenti effettuati ai lati della linea ferroviaria “Direttissima” Bologna-Prato-Firenze in corrispondenza della nuovissima rotatoria “delle Oche”, già bucata, e del sottopasso ferroviario di via Marzabotto a Rastignano di Pianoro.
Ormai due mesi fa sono stati disboscati alcuni settori delle scarpate lasciando infine a terra tutte le ramaglie e sterpaglie compresi rami del diametro di quasi cinque centimetri. Al momento pensai che avessero lasciati i rami a terra in attesa che seccassero le foglie per poi tritare tutto, come si fa di solito, ricavandone trucioli e segatura. Le foglie si sono seccate, e anche staccate, ma i cumuli di ramaglie sono rimasti sul terreno con la nuova vegetazione che sta rapidamente crescendo tra i rami secchi. Non capisco i motivi e i vantaggi di un lavoro fatto così male con i rami più grossi che ci metteranno anni a degradarsi.
E’ normale un lavoro fatto così, le ferrovie dello Stato non controllano i lavori eseguiti sia al proprio personale sia da altri lungo le loro linee? Una volta c’erano casellanti; adesso sembra che ci sia incompetenza, menefreghismo, pressapochismo, qualunquismo e grande mancanza di rispetto per l’ambiente e per chi ci vive. Mai possibile che nessuno dei vari enti pubblici del territorio, stipendiati con le tasse dai cittadini, che in effetti sono i loro veri datori di lavoro, veda e provveda?

Giancarlo Fabbri

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Giornalista freelance
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