Un’ex cava a salvaguardia dell’ambiente

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La piantina dell’Oasi Wwf, il lago è indicato col numero 4

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Il laghetto che fu una cava di ghiaia

San Lazzaro (Bologna)

Per chi ama l’ambiente il più possibile allo stato naturale si consiglia una visita all’oasi naturalistica fluviale “del Molino Grande”, sul torrente Idice, gestita dal Wwf, sezione Bologna Metropolitana, a San Lazzaro di Savena (Bologna). Per la verità l’oasi era nata 25 anni fa, nel 1987, con l’acquisizione dell’area di oltre cinque ettari, da parte del Wwf sezione di San Lazzaro, in concessione demaniale. Oasi ambientale che ancora oggi è visitabile gratuitamente e liberamente.
Grazie alla concessione gratuita in uso di un’area adiacente di oltre sei ettari con un lago e aree umide, con specifica convenzione da parte dei proprietari Mezzetti-Seragnoli, l’oasi si è infine ampliata verso la fine del 2011. Buona parte del merito è dovuta alla collaborazione del Wwf con l’assessorato all’ambiente del Comune di San Lazzaro, e con la presidenza e la direzione del Parco regionale dei gessi bolognesi.
Dopo la realizzazione di lavori di sentieristica per rendere possibili le visite, però escludendo con cancelli quelle sgradite a protezione del suo ecosistema, l’oasi fluviale del Molino Grande è stata di nuovo inaugurata nel maggio scorso con l’area lacustre e paludosa interdetta visitabile solo su prenotazione per l’accompagnamento. Ovviamente i periodi migliori per le visite sono l’autunno, e la primavera, per apprezzarne le fioriture e i colori della natura. Per info e prenotazioni: 051.467818; bolognametropolitana@wwf.it; http://www.wwf.it.
Come ci spiegano Giorgio Archetti, assessore all’ambiente di San Lazzaro, e Angelo Michelucci, vicepresidente della sezione Wwf Bologna Metropolitana, «la nuova area è un’ex cava rinaturalizzata, oggi di grande importanza ambientale, che intendiamo diventi un’area didattica all’aperto». Per Michelucci «l’area umida, prima inutilizzata e non valorizzata, diventerà un percorso ambientale stimolante per le scolaresche e per tutti gli amanti della natura. L’intento è quello di stimolare il rispetto per l’ambiente e per tutte le forme di vita: vegetale e animale. E la convenzione per la gestione al Wwf fa onore anche alla proprietà». Con Lucia Montagni, direttore del Parco regionale, a riferire che «è già in corso un progetto per piccole aree di sosta, con rastrelliere per le bici, e postazioni per l’osservazione degli animali».
L’Oasi del Molino Grande è in frazione Pizzocalvo e ha tre ingressi: in via Tomasella con parcheggio, in via Pedagna e in via Montebello.

Giancarlo Fabbri

Informazioni su savenaidice

Giornalista freelance
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